"Paradossi e disarmonie nelle scienze e nelle arti"
Firenze, Leo S. Olschki, 2008, pp. 203, € 22,00
ISBN 9788822257505
"La pervicace e sclerotizzante tendenza a mantenere in compartimenti stagni i percorsi di sviluppo e le conoscenze acquisite nelle varie discipline scientifiche e artistiche è altrettanto caparbiamente contrastata da un sempre più folto gruppo di ricercatori e artisti, italiani e non. (…)
Gli scienziati e gli artisti sono di continuo chiamati a riformulazioni di saperi e pratiche ben salde e condivise dalla comunità a cui appartengono, ma anche a intraprendere nuovi percorsi di ricerca (anche nel senso di intersezioni con questioni pratiche ed interdisciplinari), in quanto sollecitati sia dai problemi e dai quesiti rimasti ancora insoluti, sia dalle aporie e dai paradossi presenti nella loro disciplina di riferimento. Difatti, una delle chiavi di volta che sollecitano l'artista e lo scienziato a concepire pratiche e ipotesi di lavoro in parte o del tutto innovative è proprio la sconcertante presenza di paradossi laddove non ci saremmo mai aspettati che si sarebbero manifestati. Prendiamo la logica per esempio: chi conosce - anche solo per grandi linee - lo sviluppo (storico e concettuale) plurisecolare di questa disciplina, sa che buona parte dei risultati ottenuti è emersa proprio nel costante tentativo di risolvere un ormai ben noto paradosso, quello del mentitore. Accanto a questo, Sergio Bernini pone un altro paradosso logico: il paradosso di Russell. La trattazione introduttiva di questi due paradossi logici è svolta in modo chiaro e rigoroso, per cui la lettura risulta agevole anche per i profani di logica.
Ma i paradossi non sono solo logici: pare che ci siano anche paradossi reali. Ormai, il detentore di una media cultura scientifica dovrebbe sapere che un'altra disciplina scientifica ha inaugurato nell'ultimo secolo appena trascorso la ricerca di tutto un mondo paradossale: la fisica (in particolare, quella delle nanoparticelle). Ed appunto Maria Luisa Dalla Chiara, Roberto Giuntini e Giuliano Toraldo di Francia, si incaricano di accompagnarci nella descrizione dell'intrigante paradosso EPR (così chiamato per evocare i tre fisici che lo presentarono nel lontano 1935 sulla Physical Review: Einstein, Podolsky e Rosen), il quale fornisce succulenti motivi di indagine non solo ai fisici, ma anche ai filosofi, agli psicologi e ai neuroscienziati. Ma non c'è solo questo: troviamo anche una riformulazione dell'esperimento delle due fenditure (tratta da un libro di Gilmore, Alice nel paese dei quanti) e riferimenti alla computazione quantistica, all'entanglement e alla semantica olistica. È una lettura un po' più impegnativa, non per una presunta insufficienza da parte dei redattori, ma per l'effettiva condizione controintuitiva (rispetto al senso comune, ma anche rispetto alla fisica classica) cui ci conduce la fisica quantistica (…)".
Tratto dalla recensione di Maurizio Der Suchende del 17/04/2008, disponibile sul sito:
http://www.recensionifilosofiche.it/crono/2008-06/bresciani.htm
Sommario
Mimma Bresciani Califano, Introduzione • Paradossi e disarmonie nelle scienze
e nelle arti • Sergio Bernini, Paradossi logici • Maria Luisa Dalla Chiara – Roberto
Giuntini – Giuliano Toraldo Di Francia, Paradossi e enigmi nel mondo dei quanti •
Salvatore Califano, Simmetrie e asimmetrie nel mondo fisico • Piero Tani, Alcuni paradossi
nella teoria delle decisioni • Mimma Bresciani, Raymond Queneau e il gusto del paradosso •
Manlio Iofrida, Le disarmonie di Gadda: una lettura della meditazione milanese • Roberto
Casati, Che cosa spiega una teoria dell'arte? • Alessandro Pagnini, Il filosofo e il comico • Arnaldo Ballerini, I paradossi della identità personale • Elena Esposito, I paradossi della moda
http://www.olschki.it/Prosp/SP/2007/57505.pdf
Laura Cipollina- IBIOCAT, Divisione Marketing e Commerciale
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