martedì 3 febbraio 2009

Per conoscere Guido Ceronetti

Poeta, saggista, scrittore, giornalista, artista di strada, marionettista, traduttore di classici latini, testi biblici e poeti moderni, critico del costume e autore per il teatro.
Guido Ceronetti, con la sua vastissima e raffinata cultura, riesce a cogliere "l'emanazioni segrete dell'anima collettiva" del suo pubblico attraverso numerosi generi artistici.


Nasce a Torino nel 1927 sotto il segno della poesia e della filosofia, nello stesso anno in cui Heidegger pubblica Essere e tempo.
Fin dalle sue prime pubblicazioni, indaga il sentire umano e affronta grandi temi dell'uomo: il silenzio, il corpo, l'essere, il tempo e il viaggio. Dietro l'aspetto dimesso, un po' trasandato, si nasconde uno dei personaggi più importanti nel panorama letterario italiano, con una capacità di analisi e critica della società contemporanea eccezionali e uno spirito curioso e provocatorio.
Tra il 1943 e il 1945, Ceronetti partecipa alla Resistenza con stampati clandestini a Torino. Nel 1945 inizia l'attività giornalistica su diversi quotidiani e periodici; dal 1972 è collaboratore de La Stampa e diviene cronista di fatti culturali e sociali di ogni tipo.
Nel 1970 fonda ad Albano, vicino Roma, insieme alla moglie Erica Tedeschi, il Teatro dei Sensibili, in una sala dove allestisce spettacoli di marionette pubblici che viaggiano in Italia e all'estero. Le marionette, definite "ideofore", riescono, secondo Ceronetti, a cogliere il tragico, poiché sono "emblema della libertà negata all'uomo da chi ne tiene i fili".
Il primo spettacolo allestito è la Iena di San Giorgio.
Nel 1976 scrive Diaboliche imprese, trionfi e cadute dell'ultimo Faust, che viene portato in scena a Spoleto, nel 1979.
Del 1978 è I misteri di Londra. Segue Furori e poesia della rivoluzione francese, rappresentato a Roma nel 1983 con la collaborazione di Adriano Dallea.
Del 1988 è invece Mystic Luna Park e del 1991 Viaggia, viaggia Rimbaud. Nell'estate 1996, il Festival di Asti porta in scena lo spettacolo Per un pugno di yogurt. Nel corso dello stesso anno viene proposta, sempre ad Asti, la messinscena di Deliri disarmati, con la regia di Lorenzo Salveti. Nel 2001, porta a Milano Ceronetti Circus, un'antologia delle sue più note pantomime, mentre nel 2002 M'illumino di tragico, una ricerca teatrale del senso del tragico.
Dal 1991, diventa suonatore ambulante di organo di Barberia e porta nelle strade e nei festival letture di poesie e numeri circensi, come Casalinghitudine, Gloria di manichini, La donna segata, L'uscita del cobra, le Canzoni per le vie.
Tra le sue opere più significative Un viaggio in Italia, Il silenzio del corpo e Tutte le poesie; le traduzioni "storiche" delle Poesie di Catullo, degli Epigrammi di Marziale, delle Satire di Giovenale; i volumi della "Filologia biblica", come lui stesso ama definirli, Il libro di Giobbe (1972), Il Cantico dei Cantici (1975), Il libro del profeta Isaia (1981), Il libro dei Salmi (1985) e Qohélet(2001).
Con quel suo corpo esile e quegli occhi azzurri laconici, Ceronetti ama nascondersi dietro una delle sue tante marionette ma, nonostante la timidezza gli consenta solo raramente di apparire in pubblico, il suo impegno civile è molto forte.
In un'intervista del Café Letterario, nel 1999, quando gli viene chiesto quale sia il suo "compito", l'intellettuale torinese risponde: "Di avvertire la gente di certi pericoli. Vedi uno che cammina sull'orlo di un precipizio e, ovviamente, gli dici che può cadere. Sì, forse è questo il mio compito".

 

Articolo di rasger@tiscalinet.it, pubblicato sul sito http://www.piccoloteatro.org/elementi/articolo.php?news=11162&idRub=8

 

 

Laura Cipollina- IBIOCAT, Divisione Marketing e Commerciale

 

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